Notiziario mensile del
Circolo Scacchistico Genovese L. Centurini
Numero 98 Novembre 2004 - Anno IX
http://www.centurini.it


DI PAOLO VINCE A SIENA

Raffaele Di Paolo si è aggiudicato il Memorial Roberto Magari a Siena (12-14 novembre), intitolato al noto matematico scomparso nel marzo 1994, a lungo socio del circolo locale e suo presidente dal 1981 al 1986. Settantasei i partecipanti. Raffaele ha terminato a 5 su 6, superando allo spareggio tecnico Mogranzini e il finlandese Hautala. Raffaele ne ha vinte quattro e pattate due, con il perugino Mogranzini e con Bocchicchio. Partecipavano al torneo anche i maestri internazionali Peric e Dragojlovic e il maestro Fide italiano Drei. Fra i liguri, c'era anche Massimo Rivara nell'open A, Sergio Nanni nell'open B e Marta Rivara, che ha ben figurato nell'open C. La sede di gioco era il CRAL MPS, in via dei Termini 31.

CLASSIFICA FINALE - OPEN A
nome                              ctg.  punti buh.  ps
--------------------------------------------------------
 1'   1-DI PAOLO Raffaele        GE FM  5.0   21.5
 2'   5-MOGRANZINI Roberto       PG -M  5.0   19.5
 3'   8-HAUTALA ROMAN            FIN-M  5.0   16.0
 4'   7-BOCCHICCHIO Gaetano      PO CM  4.5   20.5
 5'   3-PERIC SLAVISA            EE IM  4.0   19.0
 6'  15-MARMILI Giulio           PO 1N  4.0   16.0
 7'   4-DREI Andrea              RA FM  3.5   19.5
 8'  25-MALESCUSI Luciano        FI 1N  3.5   19.0
 9'   9-PECHY Alaster            VE CM  3.5   18.0
10'   6-CARUSO Augusto           VI -M  3.5   17.0
11'  11-ANNONI Riccardo          LC CM  3.5   14.5
12'   2-DRAGOJLOVIC ANDJELKO     SCGIM  3.0   19.5
13'  23-MASULLO Andrea           SI 1N  3.0   18.0
14'  31-FAGIOLINO Lorenzo        SI 2N  3.0   16.5
15'  26-PROCACCI Sergio          CE 1N  3.0   16.0  1.5
16'  14-TAGLIAGAMBE Stefano      GR CM  3.0   16.0  1.0
17'  20-GAGGINO Davide           MI 1N  3.0   15.5
18'  27-GARGIULO Mariano         NA 1N  3.0   14.5  1.5
19'  17-TRANGONI Bruno           VE 1N  3.0   14.5  1.0
20'  12-BIGHIU Gheorghe          EE CM  3.0   13.5
21'  18-AMBROSANIO Raffaele      SI 1N  3.0   12.5
22'  21-RIVARA Massimo           GE CM  2.5   17.0
23'  13-SOTTANI Paolo            GR CM  2.5   16.5
24'  28-LOMBARDI Mariano         PZ 1N  2.5   16.0
25'  19-LOMAKINA Nadya           EE 1N  2.5   14.5
26'  24-NASONI Paolo             BG 1N  2.0   17.5
27'  29-CALISI Elia              LI 1N  2.0   14.5
28'  32-POMARO Stefano           PD 1N  2.0   13.0
29'  22-CASTELLANO Alfonso       TV CM  1.5   14.5
30'  10-DANIELI Enrico           VI CM  1.5   13.5
31'  16-GONZALES Guillermo       VE 1N  1.0   13.5
32'  30-PARRINI Daniele          TR 2N  1.0   12.0

Raffaele Di Paolo si avvia alla premiazione a Siena
da www.italiascacchistica.com




DI PAOLO E STOPPA PROTAGONISTI DEL GRAND PRIX

Di Paolo ha vinto la prova di ottobre del Grand Prix semilampo. Ha condotto la gara con sicurezza, vincendole tutte dopo i primi sei turni. Poi quando l'ultima sembrava solo una formalità, cedeva il punto al giovane Brun per una svistaccia, che consentiva al bravo maestro imperiese Omar Stoppa si raggiungerlo al vertice, dopo avere battuto Fossati nell'ultimo turno. Decideva poi lo spareggio tecnico, a favore del maestro Fide genovese.
Dietro i primi due, distanziati di un punto, un quartetto formato dallo stesso Fossati, Mollero, Manfredi e Brun. Bene anche Andreoni e Rivara a 4,5. Positiva anche la prova di Albert Ballardini (11°).
Al torneo ha partecipato una valida rappresentanza del vivaio giovanile del Centurini (il “capoclasse” Buzzoni e poi Balduzzi, Guttuso, Marta e Federico Rivara) e di Ruta (Filippo Picasso).

Pos. Giocatore Cat. Punt.
1

DI PAOLO Raffaele

MF 6
2

STOPPA Omar

M 6
3

FOSSATI Remigio

CM 5
4

MOLLERO Michele

CM 5
5

MANFREDI Vincenzo

CM 5
6

BRUN Dario

1N 5
7

ANDREONI Giuseppe

2N 4,5
8

RIVARA Massimo

CM 4,5
9

SHABAN Abdelgawad

CM 4
10

BERNI Mauro

CM 4
11

BALLARDINI Albert

3N 4
12

ATTEO Domenico

1N 4
13

CAROSSO Andrea

CM 4
14

BUZZONI Eugenio

2N 3
15

RATTO Giuliano

2N 3
16

BAVOSI Mariano

2N 3
17

SUCCI Adriano

2N 3
18

PICASSO Filippo

NC 3
19

BADINO Luciano

NC 3
20

SILVESTRI Giuseppe

3N 2
21

BALDUZZI Giovanni

NC 2
22

BERTONI Ernesto

NC 2
23

GUTTUSO Edoardo

NC 1,5
24

RIVARA Federico

NC 1,5
25

RIVARA Marta

NC 1,5
26

PALMIERI Gennarino

NC 1,5




ARCO DI TRENTO:
VITTORIA DEL DANESE AAGAARD,
DODICESIMO FLAVIO GUIDO

Tre giocatori hanno terminato al comando il Festival internazionale di Arco di Trento. Vittoria per spareggio tecnico del maestro internazionale danese Jacob Aagaard sul grande maestro tedesco Thomas Luther e il GM serbo Milan Drasko. Fra gli italiani il primo è Federico Manca, di Padova, con 6 punti; poi c'è il nostro Flavio Guido che ha confermato il suo buon momento, dodicesimo, anche lui con sei punti (sei vittorie e tre sconfitte). Partito bene, con due vittorie consecutive, Flavio rallentava nella fase centrale della gara, per poi concludere in crescendo vincendo le ultime tre.
Erano 79 i partecipanti nell'open principale, fra essi anche il savonese Claudio Mercandelli che, con una prova positiva, è arrivato 41° (era il n. 67 del tabellone. Nell'open B, 46 partecipanti, successo del trentino Renzo Benedetti.

CLASSIFICA FINALE - OPEN A
nome                               ctg.  punti buh.  ps  
---------------------------------------------------------
  1'   6-Aagaard Jacob            DENIM  7.0   50.0                 
  2'   1-Luther Thomas            GERGM  7.0   48.5                 
  3'   4-Drasko Milan             SCGGM  7.0   45.0                 
  4'   2-Blagojevic Dragisa       SCGIM  6.5   48.5                 
  5'   3-Levin Felix              GERGM  6.5   47.0                 
  6'   7-Videki Sandor            HUNIM  6.5   45.5                 
  7'  11-Molnar Bela              HUNIM  6.5   44.0                 
  8'  10-MANCA Federico           PD IM  6.0   49.5                 
  9'   9-Pap Gyula                HUN-M  6.0   47.5                 
 10'   5-Skembris Spyridon        GREGM  6.0   47.0                 
 11'   8-Dittmar Peter            GERFM  6.0   42.5                 
 12'  12-GUIDO Flavio             GE FM  6.0   42.0                 
 13'  13-Trabert Bettina          GERWG  5.5   44.0                 
 14'  15-Sebestyen Balazs         HUNFM  5.5   43.5  4.5            
 15'  26-Rudolf Anna              HUN-M  5.5   43.5  3.5            
 16'  23-LUCIANI Carlo            GO -M  5.5   43.0                 
 17'  37-TOCCO Paolo              RM CM  5.5   42.5                 
 18'  18-Barthel Ansgar           GER-M  5.5   42.0  4.0            
 19'  21-Trauth Michael Dr.       GER-M  5.5   42.0  3.5            
 20'  28-SCHARRER Patrick         BZ CM  5.5   41.5  3.5            
 21'  17-Medancic Rikard          CROIM  5.5   41.5                 
 22'  24-Papp Tamas               HUN-M  5.5   39.5                 
 23'  51-CARDILI Mariano          VE CM  5.5   35.5                 
seguono altri 56 giocatori




Da “La Stampa” di lunedì 1 novembre '04

Storico sorpasso dell'Ucraina sulla Russia alle Olimpiadi che si sono concluse nell'isola di Maiorca
SCACCHI, QUALCOSA DI NUOVO SUL FRONTE ORIENTALE

«Ci rifaremo a Torino nel 2006»: è questa la promessa della squadra della Russia, che dopo sei vittorie consecutive (dal 1992, prima era l'Unione Sovietica) ha questa volta perso clamorosamente la medaglia d'oro delle Olimpiadi degli scacchi, ovvero il campionato mondiale a squadre, a opera dei cugini dell'Ucraina. Un evento storico, dovuto in gran parte a due ragazzi, che hanno dato un contributo essenziale alla vittoria: il quattordicenne Kariakin, che ha vinto sei partite su sette e la settima l'ha pareggiata, e il diciottenne Volokitin che in 12 partite ha realizzato 8 punti e mezzo (ricordiamo che a scacchi si dà un punto per la vittoria e mezzo per il pareggio). Così questa volta la Russia, tra l'altro priva di Kasparov, si è dovuta accontentare del secondo posto, ma anche per la conquista della medaglia d'argento ha dovuto soffrire: nell'ultima giornata di gara è stata infatti raggiunta dall'Armenia. Le due squadre hanno concluso quindi a pari punti, ma i russi si sono aggiudicati l'argento grazie al miglior spareggio tecnico. Nel torneo femminile terza vittoria consecutiva per le cinesi. Qui la sorpresa è stato il secondo posto degli Stati Uniti, guidati da Susan Polgar, la maggiore delle tre celebri sorelle ungheresi, che non ha esitato a giocare e vincere contro le sue ex connazionali: «Una decisione sofferta», ha detto dopo l'incontro che l'ha vista sconfiggere la ex compagna di squadra Idilko Madl. Con un incredibile finale la Russia, guidata dalla celebre Alexandra Kosteniuk che patriotticamente si tingeva ogni giorno le unghie con i colori della bandiera nazionale, ha agguantato la medaglia di bronzo, ai danni delle ex campionesse della Georgia. Classifica finale del torneo maschile: Ucraina 39,5; Russia 36,5; Armenia 36,5; Stati Uniti 35; Israele 34,5; India 34; Cuba 33,5; Olanda 33; Bulgaria e Spagna 32,5. Classifica finale del torneo femminile: Cina 31; Stati Uniti 28; Russia e Georgia 27,5; Francia 25,5; Ungheria, Slovacchia e Inghilterra 25; India e Polonia 24,5. L'Italia maschile, con Michele Godena, Fernando Braga, Ennio Arlandi, Carlo D'Amore, Spartaco Sarno e Giulio Borgo, non brilla e si piazza solo 60ª. L'Italia femminile (Elena Sedina, Eleonora Ambrosi, Laura Costantini, Maria De Rosa) fa registrare un prova positiva e si piazza più che dignitosamente 46ª.

La prossima edizione delle Olimpiadi si terrà nel 2006 a Torino (20 maggio-4 giugno) nel contesto delle Olimpiadi invernali. Un ritorno alla grande nei Giochi, con tanto di già preannunciato controllo antidoping! Le Olimpiadi degli Scacchi 2004, la 36ª edizione della serie, sono terminate sabato, dopo due settimane di gioco, a Calvia, grosso centro turistico dell'Isola di Maiorca, affollato di solito da anziane turiste inglesi golose di dolci. La cittadina per due settimane ha assunto l'inedito aspetto di una gigantesca scacchiera sulla quale si sono affollati oltre 10 mila appassionati da tutto il mondo per ammirare da vicino i propri beniamini, ma anche per sostenere i propri rappresentanti. Bastano pochi numeri per dare l'idea dell'imponenza della manifestazione: 128 nazioni rappresentate, 129 squadre maschili e 87 femminili, quasi 1500 «atleti» per un totale di circa duemila persone se aggiungiamo accompagnatori, arbitri e dirigenti nazionali. Insomma, una vera festa degli scacchi. Il dato forse più interessante della competizione è il gran numero di ragazzini in gara: più di un decimo degli «atleti» partecipanti era under 16, più giovane di tutti la peruviana Deisy Cori di 11 anni, alla fine premiata insieme col meno giovane, Viktor Kortschnoj, 73 anni. Il numero dei giovani aumenta moltissimo se si considerano gli under 20, a riprova della sempre maggior popolarità degli scacchi tra i teenager di tutto il mondo, ragazzi e ragazze. E la vittoria finale dell'Ucraina è una conferma del fatto che anche l'età media dei campioni si sta abbassando. Oggi del resto non è raro trovare bimbetti di soli 12-13 anni già arrivati al titolo di «grande maestro» (la serie A degli scacchi). Al di là della sconfitta della Russia, l'Est europeo comunque continua a dominare la scena; lo smembramento dell'Unione Sovietica ha fatto emergere nuove realtà locali, per esempio l'Armenia, una piccola nazione di neanche 5 milioni di abitanti, dove gli scacchi sono praticamente lo sport nazionale, un po' come da noi il calcio, e che vanta una grandiosa tradizione, a suo tempo incarnata da quel Tigran Petrosjan che fu spodestato dal trono mondiale dopo 6 anni da Boris Spassky, forse più noto al grande pubblico, ma solo per la sconfitta contro Fischer nel 1972. L'emigrazione di molti giocatori ha inoltre aiutato varie nazioni a raggiungere elevati livelli; basta guardare la formazione della «nazionale» degli Stati Uniti o di quella di Israele, praticamente composte da soli «ex sovietici», mentre molte squadre ne hanno almeno sulla prima scacchiera (come per esempio la Spagna con Shirov o la Svizzera con Kortschnoj). Spiccano così i buoni piazzamenti dell'India e di Cuba composte da soli autoctoni. In campo femminile, invece, il predominio delle ragazze dell'Est sembra definitamente tramontato a favore delle ragazze cinesi; anche qui, comunque, molte le giocatrici emigrate dall'Est e sparse tra le varie nazionali. E molte le ragazzine in crescita. Le Olimpiadi degli scacchi si svolgono ogni due anni e vedono in gara i grandi campioni fianco a fianco con molti dilettanti, in rappresentanza di piccole nazioni come le Isole Vergini, le Barbados, ma anche la nostra Repubblica di San Marino. La prima volta che questa manifestazione venne organizzata fu durante la settima edizione delle Olimpiadi disputata a Parigi nel 1924; vi presero parte 54 giocatori in rappresentanza di 18 nazioni. Quattro anni dopo scacchi ancora specialità Olimpica in Olanda, poi la «espulsione» dai Giochi, poiché i giocatori erano «professionisti» (la stessa sorte toccò contemporaneamente anche al tennis). Gli scacchisti decisero però di continuare con l'evento, mantenendo il nome: otto furono le edizioni delle Olimpiadi degli Scacchi disputate fino al 1939, poi si riprese nel 1950, dopo la pausa bellica, con regolare cadenza biennale. Nel 1952 entrò in gara anche lo squadrone dell'Unione Sovietica che vinse tutte le 19 edizioni cui prese parte (nel 1976 il blocco dell'Est europeo boicottò la manifestazione organizzata a Haifa) fino al 1990; dal 1992 la medaglia d'oro è stata appannaggio della Russia. Quanto alle donne, la prima Olimpiade femminile fu organizzata nel 1957; ma solo dalla quinta edizione del 1972 il torneo per le ragazze assunse la regolare cadenza biennale, venendo anzi abbinato alla gara maschile e facendo quindi lievitare la partecipazione. Anche in questo caso dominio dell'Unione Sovietica nelle prime 12 edizioni, poi due vittorie dell'Ungheria grazie alle famose sorelle Polgar. Più di recente, dopo tre vittorie delle georgiane, è cominciato il dominio della Cina, che sembra destinato a durare a lungo.

Adolivio Capece




SABATO 8 GENNAIO 2005:
ASSEMBLEA SOCIALE ANNUALE ORE 15 AL CENTURINI




QUANDO SI PRETENDE TROPPO DALLA POSIZIONE:
L'ECCESSIVO OTTIMISMO NEGLI SCACCHI

di Alberto Miatello

Sarà anche vero - come dice Tonino Guerra - che l'ottimismo è il sapore della vita, eppure negli scacchi l'eccessivo ottimismo è più dannoso che salutare.

Per eccessivo ottimismo si intende l'atteggiamento di quei giocatori, tra cui molti di alto livello, che tendono istintivamente a considerare sempre “superiori” le loro posizioni, anche quando la posizione è tutt'altro che chiara, oppure il loro vantaggio è ormai sfumato.

Larsen era da molti considerato il più “ottimista” dei GM in circolazione, nel suo periodo d'oro.
In una sua famosa partita contro Fischer, a Montecarlo nel 1967, egli snobbò sdegnosamente diverse opportunità di pattare, inseguendo caparbiamente la vittoria, per poi scivolare pian piano in una posizione inferiore, fino all'inevitabile sconfitta.
Andando ancora più in là nel tempo, il campione americano Frank Marshall agli inizi del '900, era noto per l'impeto battagliero con cui cercava a tutti i costi di vincere tutte le partite, anche quelle teoricamente patte.

Questa ostinazione gli costò diversi primi posti, tanto che a un certo punto capì l'errore e disse: “Quando imparerò che una patta conta più di una sconfitta?”.

Un altro “ottimista” sempre (o quasi) a caccia di vittoria è stato Victor Korcnoi, ma il suo piglio battagliero è stato a volte severamente punito.

In definitiva possiamo dire che l'eccessivo ottimismo denota una mancanza di freddezza e serenità d'analisi, e il giocatore lascia prevalere la smania di vittoria sull'analisi obiettiva della posizione.

Qualcosa di simile, nel mio piccolo, è capitato anche a me, al torneo di Arco appena concluso lo scorso 31 ottobre, e mi permetto di citare la partita per la levatura del mio avversario, il GM tedesco Felix Levin, oltre che per i vari tatticismi e l'interesse della medesima.

Nella partita in questione, dopo aver giocato una novità in apertura, ottenevo l'iniziativa e costringevo il mio avversario sulla difensiva.
Poi, al termine di una brillante combinazione con cui guadagnavo la Donna contro Torre e Cavallo, sedotto dal vantaggio materiale, rifiutavo la possibilità di pattare per ripetizione, e proseguivo cercando ad ogni costo la vittoria, senza considerare le insidie della posizione, e la forza dei due Pedoni uniti del mio avversario, nonostante il suo svantaggio materiale.

Conclusione: una patta forzata buttata via per eccesso d'ottimismo, contro un avversario con cui la patta sarebbe stata tutt'altro che disprezzabile. Pazienza, spero solo che la mia disavventura possa essere utile a qualcuno.

Alberto Miatello





MARCELLO ASTENGO VINCE L'OPEN WEEK-END DI SESTRI PONENTE

Si è svolto l'Open Week-End di Sestri Ponente, presso il Circolo Merlino, con la partecipazione di 25 giocatori. Una competizione di buon livello tecnico, che comprendeva sette CM, sei 1N, nove 2N, un solo 3N e due NC.
Ha vinto il Candidato maestro genovese Marcello Astengo, che ha concluso con 5 punti. Alle sue spalle con 4 punti Remigio Fossati e Dario Brun, che ha confermato la sua rapida ascesa. Quarto Angelo Valentini, quinto Alberto Fornaro e sesto Vincenzo Manfredi.
Sorpresa al settimo posto, dove troviamo un non classificato, l'outsider Bruno Vello, con 3 punti. Seguono ancora Giovanni Noli, Giancarlo Falcone, Domenico Atteo, Mariano Bavosi ( 1° 2N ), Ivano Paganetto, Luigi Carzolio, Stefano Gallareto.
Dal Circolo sestrese giunge anche la notizia che il tradizionale torneo semilampo di Natale si terrà quest'anno sabato 11 dicembre.




OLIMPIADI CIECHI: LA POLONIA VINCE A SORPRESA.
ITALIA AL 25° POSTO.

C'era anche Pugliese

Nel complesso buono il bilancio della nazionale italiana alle Olimpiadi a squadre riservate ai giocatori ciechi. Si è giocato a Tarragona in Spagna con l'organizzazione della International Braille Chess Association. La Russia è stata clamorosamente battuta ad opera della Polonia, allo spareggio tecnico. I nostri sono andati bene fino ad un certo punto (c'era anche il genovese Franco Pugliese, che ha fatto un buon torneo e forse doveva essere impiegato maggiormente in squadra, dato il suo buon stato di forma), poi nella fase finale hanno rallentato e si sono piazzati al 25° posto con 16 punti.





CONFERENZA DI PRESIDENTI E DELEGATI DEI COMITATI REGIONALI

Si è tenuta domenica 14 novembre a Milano la prima riunione dei Presidenti e dei Delegati dei Comitati regionali dopo il commissariamento della FSI. L'ordine del giorno prevedeva tre punti: la relazione del Commissario Straordinario della FSI; relazione su vari settori di attività; varie ed eventuali.
Di seguito il comunicato ufficiale dai toni molto entusiastici, emesso al termine dell'incontro dalla FSI. Se ne deduce però, da quello che si ricava, che la riunione ha avuto di fatto solo carattere informativo, dando modo al Commissario De Capua di prendere contatto con una realtà che attende ansiosamente di arrivare alla fatidica data del 20 marzo 2005, giorno in cui ci sarà l'Assemblea elettiva.

Pronti per nuove sfide! Determinazione, rigorosità, programmi precisi, voglia di rinnovamento, creatività e comunicazione.
Sono state queste le “parole d'ordine” della recente Conferenza dei Comitati e delle Delegazioni Regionali, tenutasi presso l'Hotel “Crivi's”, a Milano, il 14 novembre 2004.
Nutrita la presenza dei partecipanti a quest'incontro, in rappresentanza della propria regione: Rosemma De Fanis (Abruzzo), Domenico Martire (Calabria), Biagio Lettieri (Campania), Mauro Benetti (Emilia), Romano Peresani (Friuli-Venezia Giulia), Mario Ambrogi (Lazio), Giampiero Pagnoncelli (Lombardia), Stefano Iacono (Liguria), Ugo Veneziani (Marche), Roberto Rivello (Piemonte), Lucio Lo Russo (Puglia), Edoardo Buchicchio (Sardegna), Filippo Sileci (Sicilia), Agostino Scalfi (Valle d'Aosta) e Gianpaolo Navarro (Veneto).
Altrettanto variegata e preparata la “scuderia” dei relatori intervenuti all'incontro: Massimiliano Lucaroni (Aspetti Amministrativi), Mauro Fiori (Elo Italia e Arbitri), Franca Dapiran (Istruttori e Scuole), Angelo Brillo (Contributi Regionali), Roberto Re (Informatizzazione), Folco Ferretti (Settore Giovanile e Femminile), Fabio Fox Gariani (Comunicazione). Presente anche l'efficiente ed operosa Segreteria della FSI (Elisabetta Ambivero).
Timoniere dell'evento è stato Giuseppe de Capua, nominato dal CONI Commissario Straordinario della FSI. I lavori iniziati puntualmente alle 10 del mattino si sono conclusi alle 13 e 30 e, dopo la pausa pranzo, sono continuati nel pomeriggio in un ambiente professionale e disteso al contempo stesso.
La Conferenza ha esplicitato numerosi ed interessanti punti attraverso i concisi e mirati interventi. Si è parlato degli aspetti amministrativi vari della FSI (Lucaroni), di quelli relativi ai Settori Giovanili e Femminili legati al mondo scacchistico nazionale (Ferretti) per toccare in seguito le varie problematiche concernenti il Calendario Nazionale (Pagnoncelli). Altri interventi hanno riguardato i Campionati Studenteschi (Benetti) e i punteggi Elo Italia ed il Settore arbitrale (Fiori); sul versante nevralgico degli Istruttori e del rapporto con le scuole si sono affrontati temi importanti legati alla professionalità ed al rinnovamento (Dapiran). Nell'area di stretta competenza informatica, si è poi eseguita una lucida e precisa fotografia del rinnovamento del sito internet della FSI e della sua architettura interna (ing. Re); per la Comunicazione attraverso i Media (quotidiani, radio, tv, periodici, internet) sono state presentate le nuove attività delle Relazioni Esterne della FSI incentrate soprattutto sulla riorganizzazione dell'archivio fotografico, della messa a punto di una cartella stampa standard nonché la creazione di nuovi progetti di comunicazione atti a fornire “più trasparenza e forza” all'esterno da parte della Federazione (Gariani).
Non sono stati dimenticati nemmeno i Contributi Regionali (Brillo) e gli importanti aspetti concernenti la Tutela Sanitaria (de Capua) e la riorganizzazione dei volumi componenti la Biblioteca federale (Dapiran).
L'incontro di Milano è stato dunque improntato in modo concreto e fattivo al rinnovamento ed alla riorganizzazione di molti settori della FSI, tutti protesi verso nuovi orizzonti e in sostegno efficace dell'immagine dello scacchismo italiano a livello nazionale.
È altresì vero che l'attuale periodo di commissariamento della FSI deve essere inteso come un'interfase ben precisa, un'opportunità fattiva ed unica, indirizzata a rilanciare le numerose attività della Federazione, dando nuovo smalto all'FSI.
Inoltre, con questo approccio, pragmatico e progettuale al contempo stesso, sarà possibile giungere con atteggiamento più sereno all'importante appuntamento fissato per domenica 20 marzo 2005, data dell'Assemblea Elettiva dell'FSI che si terrà a Milano e destinata ad eleggere il nuovo Presidente.





L'attività giovanile:
prossimo torneo al Centurini e
incontro amichevole Rutese - Sammargheritese

Alcune interessanti iniziative cercano di smuovere il settore giovanile, che da troppo tempo manca di una vera e propria regia e coordinamento a livello regionale.
Per i ragazzi nelle vacanze di Natale sarà organizzato presso il Circolo Centurini un torneo amichevole riservato agli under 16 sulla distanza dei sei turni di gioco, grazie all'iniziativa di alcuni tesserati di diversi Circoli cittadini. Sul prossimo notiziario daremo maggiori dettagli dell'iniziativa.
Intanto proseguono i corsi tenuti presso la scuola Centurini-Assarotti, che quest'anno ha registrato un aumento del numero degli iscritti e un maggiore coinvolgimento degli insegnanti del Circolo.
Nel frattempo, domenica 7 novembre si è svolto il secondo incontro amichevole juniores tra le rappresentative dei Circoli di Ruta e di Santa Margherita. Vittoria della Sammargheritese per 4 a 2. Quattro incontri erano fra under 14, uno (in terza scacchiera) fra under 15, mentre nell'ultima scacchiera c'erano due under 10. La cadenza di gioco era di un'ora per giocatore. Arbitro Luigi Croci, che, in un clima festoso, ha preparato al termine le caldarroste!



SCACCOMATTO:
P.za Giustiniani 7/2 - Tel.: 0102477648 - 3475550662
Marco Faggiani, Enrico Gardini
Email: marcofaggiani@libero.it
http://www.centurini.it