I l tradizionale torneo week-end del Valverde si è disputato l'11, 12, 18, 19 ottobre. Reduce dal torneo di Finale Ligure, dove ha concluso la gara al vertice, ha vinto il maestro Raffaele Di Paolo che ha sbaragliato gli avversari con una performance di 7,5 punti su 8, senza incontrare sulla sua strada rivali che potessero impensierirlo. Hanno partecipato alla competizione 42 giocatori, suddivisi nell'open A e nell'open B (riservato ai giocatori esordienti e di 3N). Ben 14 erano gli scacchisti del Centurini, di cui 6 nell'open B. Molto buona la prestazione del nostro plotone.

Nell'open A ottime le prestazioni di Nicolis (+ 75 punti Elo), Faggiani (+ 48), Guido G. (+ 39), Rivara (+ 3), mentre Raffaele, nonostante abbia stravinto il torneo, ha portato a casa solo un incremento di 4 punti! Fornaro e Nicolis, rispettivamente secondo e quarto, sono state le rivelazioni del torneo, confermando un ottimo stato di forma.

Nell'open B, è continuata la "valanga" del Centurini, con il conseguimento di due promozioni e la vittoria del nostro Federico Di Caro, 22 anni, studente di Fisica, che ha raggiunto la promozione a seconda nazionale. Lo stesso obiettivo, già sfiorato recentemente in diversi tornei, è stato raggiunto da Salvatore Pistone. Ai neo promossi gli auguri di Scaccomatto e dei soci del Circolo.

Ricordiamo i prossimi appuntamenti agonistici: il 6, 7 e 8 dicembre verrà disputato il campionato provinciale; il 27, 28 dicembre prenderà il via il week-end organizzato dal Centurini, che si concluderà la settimana successiva. Dopo il successo dell'anno scorso, ci attendiamo un'altra combattuta e partecipata edizione.

Astengo - Baggiani (Valverde 1997)

1. d4 c5 2. d5 e5 3. e4 d6 4. c4 Ce7 6. Ag5 Ca6 7. Ad3 Ag6 8. Cfe2 Ae7 9. Ad2 Dd8 10. 00 Cc7 11. Dc2 00 12. Tad1 Ag5 13. a3 Axd2 14. Dxd2 b6 15. Tfe1 Tb8 16. Rh1 a6 17. g3 Ag4 18. De3 b5 19. Tb1 b4 20. axb4 Txb4 21. Cc1 Dd7 22. f4 f5 23. C1a2 Tb7 24. fxe5 Cxe5 25. b4 Af3+ 26. Rg1 f4 27. Dd2 fxg3 28. bxc5 gxh2 29. Rxh2 Txb1 30. Txb1 Dg4 31. exd6 Dh4+ 32. Rg1 Dh1 33. Rf2 Axe4+ 34. Re3 Dh6+ 35. Re2 Axd3+ 36. Dxd3 Dh2+ 37. Re3 Df2+ 0-1

(SOLUZIONI A PAGINA 10)

A2: Guido F., Di Paolo, Grassi, Cangiotti, Petrillo, Cresta (cap), Gonzaga, Poli, Viganò, Shaban.

B: Emanuelli, Romano, Di Liberto, Pernigotti, Rivara, Fazzuoli (cap), Nicolis, Parisi, Cogliandro, Colangelo.

C: Silvestri, Nastrelli, Grubesich, Cigliola, Gianotti, Guido G., Pugliese, Del Nero, Fossati, Vera.

C: Parodi, Strazzeri, Bertino, Di Caro, Sabba, Degl'Innocenti, Faggiani (cap), Pistone, Roversi, Grasso.

C'è molta attesa al Circolo per il prossimo campionato italiano a squadre. Entro il 5 dicembre invieremo le "rose" delle nostre quattro squadre partecipanti alla competizione. Le liste che presentiamo in questo numero di Scaccomatto sono ancora suscettibili di qualche cambiamento. La neo promossa formazione del Centurini che milita in A2 è attesa da un campionato difficile e impegnativo. L'ossatura della squadra è quella dell'anno scorso, ma gli importanti innesti che sono stati compiuti (Cangiotti, Di Paolo, Grassi, Guido) potrebbero fare ottenere ottimi risultati, se solo si riuscirà a giocare sempre al meglio delle forze. In serie B è attesa alla prova una squadra che unisce il talento di esperti giocatori di livello magistrale (Emanuelli e Di Liberto) ed energie fresche e promettenti, vedi Pernigotti, ormai quasi candidato. Certo, il girone è difficile ma la nostra potrebbe essere la squadra rivelazione del torneo.

In serie C, due le nostre formazioni. La prima squadra riteniamo che possa avere i numeri per fare bene e ambire - perché no? - anche alla promozione. La seconda è un'autentica e positiva novità, perché schieriamo il nostro "vivaio", i soci più giovani e promettenti come Strazzeri, Parodi, Bertino, nonché giocatori neopromossi come Di Caro e Pistone.

Tirando le somme, anche quest'anno il campionato italiano a squadre ci vedrà impegnati con una quarantina di giocatori, e ci pare che non sia poco per un Circolo. "Scaccomatto" seguirà passo passo le gesta dei nostri eroi.

Chi si avvicina agli scacchi per la prima volta assomiglia ad uno che sia già stato contagiato dal virus di una qualche malattia. Se ne va tranquillamente in giro convinto di essere sano, si sente in perfetta salute, ma il virus è ormai entrato in azione. È ciò che capita a chi viene in contatto con gli scacchi. Ti hanno appena insegnato che il Cavallo muove a "L", che l'Alfiere si sposta in diagonale, che la Torre procede lungo le colonne e le traverse e che la Donna prende posto sulla casa centrale del suo stesso colore. Giochi la prima partita e la perdi, a volte invece tuo padre o un fratello maggiore non vogliono darti un dispiacere e ti fanno vincere. Questo fatto ti rende molto orgoglioso. Passano i giorni e all'improvviso cominci a capire che gli scacchi ti mancano. E scopri che non appartieni più a quella categoria del genere umano immune alla febbre scacchistica.

Si comincia in questo modo, poi ognuno imbocca la propria strada che porta alcuni lontano mentre per altri è irta di ostacoli e, nel momento in cui stai per incominciare il match per il Titolo mondiale, può accadere che ti venga in mente la tua prima vera partita.

Io la mia la persi. Prendere matto in quattro mosse per me rappresentò un autentico dramma perché mi consideravo già un giocatore esperto. Il fatto è che i miei genitori, nell'insegnarmi il gioco, erano stati fin troppo generosi e così il mio bilancio registrava più vittorie che sconfitte. Fu dunque una tragedia quella che si abbatté su di me all'età di 10 anni…

Quello stesso pomeriggio, per motivi del tutto diversi (volevo iscrivermi ad una scuola di teatro) mi recai al Palazzo dei Pionieri di Riga. Lungo il corridoio la scritta Sezione scacchi attirò la mia attenzione. Pensai: adesso entro e racconto a mio zio, assiduo frequentatore della sezione, tutto il mio disappunto per la recente sconfitta e per le inevitabili prese in giro che ne seguiranno. Mi farò spiegare anche come si fa a vincere. Fu così che entrai. Per la verità, nessuno si preoccupò di spiegarmi nulla, ma rimasi e mi divertii.

Fui molto fortunato nell'avere come mio primo istruttore Janis Kruskop. Il suo nome dirà probabilmente ben poco alla maggior parte dei giocatori ma egli ha fatto moltissimo per gli scacchi: ha insegnato a tutti i suoi allievi ad amarli incondizionatamente.

Dopo alcuni mesi di sue lezioni cominciai a battere regolarmente mio fratello maggiore. Eppure, strano a dirsi, la cosa non mi procurava nessun particolare piacere: mi accorgevo, infatti, che egli non giocava bene. Ben presto venne il momento di trovarmi avversari più forti.

Proseguiamo nella pubblicazione delle "perle" scacchistiche dei forti giocatori del Centurini. Questo mese l'appuntamento è con il maestro Mario Grassi.